Hai sentito parlare del bagnomaria e non sai di cosa si tratta? O sei curiosa di sapere da dove viene? Info e curiosità su questo sistema di riscaldamento o cottura.
La cottura a bagnomaria, o il riscaldamento, vene utilizzato quando si trattano quegli ingredienti particolarmente delicati, che necessitano di una cottura o riscaldamento lento e indiretto.
Si fa per avere un maggior controllo sulla cottura ed evitare di bruciare o rovinare l’ingrediente.
Si sciolgono a bagnomaria alimenti come il burro, il cioccolato, il miele, lo zucchero, e non solo. Si scaldano o si cuociono salse e creme, marmellate e gelatine, besciamella. Alcuni chef preparano anche i soufflé utilizzando la cottura a bagnomaria.
Indice dei Contenuti
Il principio del bagnomaria
Si mette sulla fiamma un pentolino contenente dell’acqua. Poi si pone all’interno dell’acqua, un altro pentolino contenente l’ingrediente. Quando l’acqua si scalda trasmette calore al pentolino che lentamente scioglie il suo contenuto.
Per questo si dice cottura, o riscaldamento indiretto. La si può fare sul fornello con la fiamma, o a induzione, ma anche ponendo i recipienti nel forno.
Perché si dice a bagnomaria
Pare che Maria la Giudea avesse sperimentato questo metodo per replicare le condizioni naturali e scaldare lentamente varie miscele per produrre elisir.
In latino medievale si diceva Balneum Marie, appunto da nome della donna.
Come fare la cottura a bagnomaria
Devi usare un pentolino in metallo, o vetro abbastanza capiente, che possa contenere acqua e un pentolino più piccolo dove posizionare gli ingredienti da sciogliere.
Se utilizzi, o pensi di utilizzare spesso questo sistema di riscaldamento e/o cottura, ti suggerisco di acquistare un pentolino per bagnomaria. Ce ne sono di diversi tipi, e diversi prezzi.
Te ne mostro alcuni qui sotto.
Come vedi puoi acquistare solo il pentolino piccolo da inserire, oppure la coppia, a seconda di come preferisci, ma anche di quanto vuoi spendere.
Trucchi e accorgimenti
Come puoi vedere, i pentolini che ti ho proposto hanno manici lunghi, per essere maneggiati agevolmente, e senza scottarsi. E sono dotati di beccuccio per versare facilmente i composti sciolti o scaldati.
Curiosità
Nel 1999 Giorgio Panariello, comico e imitatore, diresse e interpretò un film intitolato Bagnomaria. È stato girato in Versilia, tra le città di Forte dei marmi e Marina di Pietrasanta.
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Non ho mai fatto cotture a bagnomaria, ma uso questo sistema per sciogliere la cera delle candele. Non sapevo le sue origini!!
Chi non ha mai usato queste tecnica? ahahah Io una tonnellata di volte ma non ero a conoscenza del nome e me lo ero sempre chiesta.. Ora lo so, grazie 🙂 – Amalia
Nonostante è una pratica che usi in cucina faccio ancora a volte errori, oltretutto non avevo la minima idea di dove il nome nascesse e perchè!
Questi pentolini mi servirebbero veramente. In genere, quando faccio il bagnomaria, sono sempre molto approssimativa, utilizzando contenitori in acciaio, piatti e finisco sempre per scottarmi.
La cottura a bagnomaria la uso spesso anche per cucinare in maniera salutare diversi alimenti. Ho comprato un pentolino apposta e come hai ben detto in commercio ce ne sono di diverso tipo
Ho sempre avuto un chiaro rapporto di amore e odio con il bagnomaria… Litigi sempre con il pentolino per evitare che il contenuto finisca nell’acqua bollente. Indubbiamente con queste padelle specifiche farei molta meno fatica! Devo provvedere….
Non credo di aver mai visto il film ma ricordo il titolo! Grazie per averci spiegato la tecnica. 🙂
Io uso il bagnomaria per sciogliere meglio e lentamente il cioccolato così da non bruciarlo, una tecnica perfetta!
Spesso e volentieri quando ad esempio preparo dei dolci, mi capita di ricorrere a questa tecnica per sciogliere le stecche di cioccolato fondente o la crema troppo indurita. La trovo utilissima.
Maria Domenica
E’ il metodo principale per la realizzazione delle creme e tutte quelle preparazioni che utilizzo per dolci, un metodo affidabile.
Conosco molto bene il procedimento del bagnomaria perché in più di un’occasione ho avuto modo di usarlo mentre cucinavo. Non sapevo però da dove derivasse il nome…molto interessante 🙂
La conosco benissimo la cottura a bagnomaria con due figli durante lo svezzamento è molto usata se non caldamente consigliata.