Continuiamo a parlare di neonato e sonno. Come creare l’atmosfera giusta per far dormire il nostro bambino? Ci sono differenti teorie di pensiero. Vediamole insieme.
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Il cuccio
O succhiotto. È un sistema utilizzato spesso per tranquillizzare il bambino che con la suzione si rilassa e addormenta più facilmente. Ci però bambini che non lo vogliono. Una corrente di pensiero afferma poi che fa male: rovina denti, bocca e palato.
L’ambiente
Per dormire i bambini hanno bisogno di silenzio, pace e tranquillità oltre che di una temperatura che sia consona ai loro bisogni: nè troppo calda, nè troppo fredda.
Anche questo però è relativo perchè ci sono bambini che si addormentano anche in mezzo ad una “bolgia infernale” e anzi, faticano a prendere sonno in un locale buio e silenzioso. Per quale motivo?
Si tratta anche di abitudine. Se si sono sempre trovati nella confusione ne sono ormai abituati e la ritengono “sicura”. Se invece sono sempre stati circondati da silenzio troveranno rassicurante quest’ultimo.
I bambini non sono tutti uguali e sarebbe sbagliato partire da questo presupposto. Chi ha già figli lo può constatare facilmente: nonostante abbiamo gli stessi genitori i figli possono essere completamente differenti fra loro, sia per aspetto che per carattere.
La cosa migliore è capire attraverso l’osservazione. Rendersi conto di quale ambiente preferisce il bambino e crearlo per lui in modo che possa sentirsi sereno e rassicurato. Si lascerà andare al sonno in modo più naturale.
Prima di dormire
Sia che si tratti si un sonnellino che di andare a letto per la notte, stabilite una routine. Ad alcuni bambini piace rilassarsi accanto a mamma e papà , oppure stare in braccio mentre cedono al sonno. Altri apprezzano che si racconti loro delle storie, altri ancora accettano di andare a dormire solo dopo aver giocato con voi per qualche minuto.
Con i bambini più grandicelli potete chiacchierare per qualche minuto, facendovi raccontare la giornata.
Nessuno di questi modi per andare a letto è sbagliato in sé se vi fa raggiungere l’obiettivo. L’importante è che stabiliate con il bambino cosa si fa.
Ad esempio: leggiamo cinque minuti e poi si dorme, oppure giochiamo dieci minuti e poi a nanna. Lui lo sa. Sembra incredibile, ma funziona. Parola di mamma 🙂.
Trova il vostro modo, la vostra routine.
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