Cosa si intende per spiritualità? Cos’è l’io? Come stare bene spiritualmente? Ho pensato di dedicare a questo argomento una nuova rubrica in cui parlarne. Dare risposte e porre quesiti.
Ci sono persone che si pongo molte domande, altre che non se ne pongono affatto. Per chi si fa domande sulla natura dell’uomo (e ovviamente della donna) ecco una rubrica nella quale parleremo dell’anima, dello spirito dell’uomo, di tutto ciò che è legato a quella che viene spesso chiamata sfera ultraterrena.
Non si tratta del classico argomento leggero, bensì di qualcosa che tocca (o dovrebbe farlo) tutti nel profondo.
Indice dei Contenuti
Le domande frequenti
Molte persone non sono felici e chiedono in rete come esserlo. Altre, invece, si chiedono perché siamo qui o ancora, cosa ci accade una volta che moriamo. Nei film registi e sceneggiatori ci regalano uno spaccato di altri mondi, ci invogliano a riflettere e prendere in considerazione idee e presupposti.
Spesso si tratta solamente di idee partorite dalla fantasia di qualcuno, altre sono invece rivisitazioni di miti e leggende del passato.
Nell’insieme credo non sia difficile confondersi e continuare a vagare nel mondo delle informazioni alla ricerca di risposte.
Tante persone si avvicinano alla religione alla ricerca proprio sperando di trovare nel verbo ciò che cercano.
Chi siamo? Da dove veniamo? Siamo spirito o materia?
Materiale o Immateriale
La prima domanda molti si pongono è proprio questa. In una società materialistica come la nostra siamo portati a pensare che tutto sia materia, che dopo la morte non ci sia niente e che bisogna godersela fino a che si è vivi.
Poi però nasce il dubbio… quindi essere buoni, o meglio, comportarsi in modo corretto, non ci fa guadagnare il paradiso? Allora che senso ha? Difatti chi non crede in un Aldilà è convinto che non pagherà mai per i crimini o le cattiverie commesse.
Quindi che senso avrebbe vivere una vita giusta se poi non se ne ottiene alcun vantaggio?
Una differenza ci deve essere per forza.
E poi, pensare che tutto ciò che siamo, i nostri pensieri, le idee, i sentimenti, le ambizioni che danno senso alla vita, siano solo un insieme di impulsi dettati da cervello e neuroni non è forse un po’ deprimente?
Uomo animale?
Il primo a dire che l’uomo era un animale (sociale) fu Aristotele. La scienza sostiene che l’uomo si differenzi dagli animali soltanto per il volume del suo cervello, altri perché cammina eretto e parla (chi ci dice che i versi degli animali non siano parole?)
Altri ancora sostengono che l’uomo non sia un animale perché è in grado di pensare e ragionare.
Immortali o mortali?
Qualcuno sostiene che l’uomo non sia un corpo, bensì un’anima.
L’anima, che possiamo anche chiamare spirito, o elan vital, è immortale. Non muore mai. Molte religione sostengono che, una volta morto il corpo, l’anima se ne stacca e, sempre secondo alcune religioni, va in Paradiso o all’Inferno (a seconda del credo c’è anche il Purgatorio) oppure si reincarna in una vita dopo l’altra fino a raggiungere un obiettivo ben preciso.
Sono molte le religioni e ognuna offre una visuale un po’ differente dell’anima, ma tutte quante la prendono in considerazione. Per ogni religione del mondo (fin dalla notte dei tempi) l’io che abita il corpo è un’anima che migra alla morte di quest’ultimo.
Ultimamente però, il concetto che assimila l’uomo al regno animale è sempre più in voga. Sarà colpa della cultura odierna? O di tutte le pseudoscienze che hanno iniziato a farci pensare che oltre a cellule e neuroni non ci sia niente?
Cos’è l’Anima
È il nostro io più intimo, siamo noi, in realtà. Se chiudi gli occhi e pensi al tuo gatto, e lo vedi nella mente… sei tu a vederlo. Non sono i tuoi occhi, non è il tuo cervello, non è la mente che immagazzina le immagini. È chi le guarda.
Coma e ritorno
Ci sono persone che sono state in coma, o meglio, il loro corpo era in coma e non rispondeva, ma loro riuscivano a vedere cosa accadeva attorno e sono stati in grado di raccontarlo. C’è chi poi ha visto una luce in fondo a un tunnel e, invece di andarci, ha preferito tornare indietro alla sua vita.
Persone dichiarate morte si sono risvegliate per descrivere nei dettagli cos’hanno visto e l’entrata nell’Aldilà, che ovviamente non hanno varcato.
Fantasmi
Se proseguiamo seguendo questo filone, cioè quello dell’anima che si stacca dal corpo e va da qualche parte, allora dobbiamo anche tenere in considerazione la possibilità che esistano i fantasmi.
Perché? Semplice. Chi altri potrebbero essere se non anime che non hanno raggiunto la loro destinazione ultima? Che sia terrena o ultraterrena. Non sono andate in Paradiso o all’Inferno oppure non si sono reincarnate e vagano sulla Terra per un qualche motivo.
Non so tu, ma io sono sempre stata affascinata da questi argomenti. Da ragazzina acquistai persino un’enciclopedia sull’argomento. Sono sempre stata una di quelle persone che si chiedono cosa ci facciano qui, per quale motivo, dove andranno una volta conclusa questa vita. E poi… che dire della domanda… da dove veniamo?
Dove ha avuto origine l’anima dell’uomo?
Cosa s’intende per spiritualità
Con questo termine si intende tutto ciò che è legato allo spirito (o anima). Ciò che è spirituale (immateriale) è collocato in un livello superiore a tutto ciò che è materiale.
Spiritualità e religione non sono la stessa cosa e ne parleremo più ampiamente nei prossimi post, quando tratteremo i soggetti in modo più approfondito.
Molti intendono la spiritualità come un cammino, un processo, che porta l’individuo a migliorare se stesso. Ci sarebbero due fasi: nella prima la persona ha una crescita in quanto anima e nella seconda utilizza i suoi miglioramenti per vivere meglio la sua quotidianità
Con i termini “persona spirituale” ci si riferisce a un individuo che fa un lavoro sulla sua interiorità, su se stesso, per migliorarsi e raggiungere altezze più elevate.
Altri spiegano la spiritualità come una crescita interiore che porta la persona a comprendere meglio se stessa, la vita in generale, gli altri. In questo modo riesce a dare un senso più ampio non solo alla sua esistenza, ma a quella di tutti-
Spiritualità oggi
Il mondo è di sicuro più concentrato su tutto ciò che è materiale e molto meno sulla parte spirituale dell’uomo.
Si cercano farmaci, medicine, soluzioni, per i mali fisici, molto meno per le difficoltà spirituali (che non possono essere risolte alla stessa stregua dei mali fisici).
Un’anima ferita, malata, non guarisce con un farmaco. Il farmaco fa solo in modo che non pensi, che non sia abbastanza sveglia da provare dolore.
Il principio delle droghe si basa su questo. Una persona che sta male spiritualmente e/o moralmente prende una pastiglia. Questa fa effetto. La persona prova l’ebrezza della droga, o dell’alcol e crede di aver risolto il suo problema.
Invece no. Una volta finito l’effetto la persona ha ancora il suo problema più un altro. La dipendenza perché finisce per continuare ad usare e abusare di droghe e farmaci per non essere raggiunta dai suoi fantasmi.
Bisognerebbe occuparsi sia del corpo che dello spirito. Una persona che bilancia le sue due sfere avrà una vita sicuramente più appagante e felice. E il raggiungimento della felicità è ciò che cerchiamo un po’ tutti, ciò a cui aneliamo.
Spero di averti con me in questo viaggio all’interno della spiritualità nel quale precorreremo le strade e i percorsi spirituali delle religioni e dei movimenti più conosciuti. Parleremo anche di fisica quantistica e spiritualità.
Leggi anche l’articolo sull’arte del kintsugi per l’anima.
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