Cosa sono i fiori di Bach? A cosa servono? Il loro uso è accettato dalla medicina tradizionale? Guida completa.
Come prima cosa devi sapere che molto spesso le terapie alternative non vengono accettate dalla medicina convenzionale.
Il nostro intento non è di dare consigli medici, ma di informare le nostre lettrici su ciò che sono i fiori di Bach, di cui magari abbiamo sentito parlare e che però non conosciamo a fondo.
Indice dei Contenuti
Perché si chiamano fiori di Bach
Non è difficile immaginare che prendano il nome dal medico, scrittore e filosofo britannico che scoprì il potere di guarigione dei fiori.
Qualcosa su Edward Bach
Nacque in un sobborgo di Birmingham, in Inghilterra e fin da bambino manifestò un grande interesse per la vita. A sei anni cominciò a dire che avrebbe fatto il medico e difatti nel 1912 si laureò al University College di Londra.
Prestò servizio per qualche anno in ospedale, ma era insoddisfatto dell’approccio che la medicina aveva verso le malattie e i pazienti. Lasciò il lavoro a causa si problemi di salute e iniziò ad interessarsi all’immunologia dedicandosi alla ricerca sui batteri.
Non godeva di buona salute così, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale fu riformato, ma gli affidata la responsabilità di gestire quattrocento posti letto all’ospedale in cui si era laureato.
In vita Edward non fu molto fortunato. La prima moglie morì di difterite dopo soli quattro anni di matrimonio. Quello stesso anno sposò una donna che le aveva dato una figlia. A luglio di quello stesso anno, mentre operava, svenne per un malore. Scoprì di avere un tumore alla milza per cui gli diedero solo pochi mesi di vita, nonostante l’avessero operato.
La morte e le scoperte
Convinto di non avere più molto tempo, Bach si chiuse in laboratorio per le sue ricerche. Passarono i tre mesi e non morì. I controlli che fece evidenziarono che la malattia era in regressione. Di fatto scomparì e non si ripresentò per ben venti anni.
A quel punto Bach iniziò a pensare che, se una persona ha una grande passione a cui si dedica anima e corpo questa la può aiutare a ritrovare la salute. In fondo la sua esperienza personale lo dimostrava.
Su questo principio si basarono i suoi studi e i suoi rimedi.
Iniziò a studiare i vaccini, lesse il libro Organon di Samuel Hahnemann (fondatore dell’omeopatia) e trovò che le loro teorie erano simili.
Difatti entrambi credevano di dover curare il malato e non la malattia. Bach però non condivideva l’uso delle erbe che Hahnemann faceva.
Finalmente i fiori
Dopo aver letto il lavoro del tedesco Hahnemann, Bach iiniziò a sintetizzare dei nuovi vaccini partendo dai batteri che si trovano nell’intestino dell’uomo.
Sviluppo sette vaccini orali chiamati nosodi (più precisamente nosodi di Bach) che vennero ben accolti negli ambienti di medicina alternativa e largamente utilizzati.
Lavorò sui vaccini fino al 1930 e in quel periodo iniziò a considerare che doveva esserci una connessione tra i ceppi batterici e la personalità degli individui.
Era convinto che qualsiasi cura dovesse tener conto di questo.
In cosa credeva
Edward Bach riteneva che la salute non rappresentasse che l’unione di anima, mente e e corpo. Se l’unione non era in armonia sorgevano problemi.
Era convinto che alla base di ogni malattia ci fosse un’emozione negativa cui risultato era uno squilibrio psico-fisico e quindi un disturbo.
Per bach la malattia non era che un risultato, lo stadio finale di un malessere profondo, e spirituale (legato all’anima e alla mente).
Secondo Bach per curare una persona bisognava indirizzarsi alla sua personalità e alle sue emozioni. Una volta risolto il problema emozionale, grazie ai fiori, il malessere fisico sarebbe scomparso.
Fiori di Bach elenco
I fiori che scoprì per primi e che lo resero famoso sono:
- Impatiens
- Mimulus
- Clematis
Per studiare i fiori rinunciò a dirigere la sua clinica e non volle nemmeno più esser pagato per i suoi consigli e le prestazioni mediche.
Nel 1932 raccolse in un elenco i dodici fiori di base in grado di curare altrettanti stati d’animo. Li chiamò i Dodici Guaritori, eccoli elencati:
- Impatiens (balsamina dell’Himalaya): per curare l’impazienza
- Mimulus (mimolo giallo): per paure che conosci e sai di avere
- Clematis (clematide): per i sognatori e e persone che non vivono nel presente
- Rock Rose (eliantemo): per il panico
- Cerato (piombaggine): per chi richiede consigli agli altri
- Sclerathus ( fiorsecco, centrigani o scleranto): per chi è indeciso tra due scelte
- Gentian (genzianella autunnale): per chi prova scoramento
- Water Violet (violetta d’acqua): per quelle persone troppo riservate
- Agrimony (agrimonia): per chi nasconde i propri tormenti dietro una facciata allegra
- Chicory (cicoria comune): per chi soffre di amore ossessivo
- Vervain (verbena):per chi soffre di entusiasmi eccessivi
- Centaury (centaurea minore): per le persone che non sanno dire di no.
I dodici guaritori erano in relazione alle dodici personalità fondamentali e quindi ad un preciso carattere o temperamento con i suoi lati positivi e negativi che Bach descrisse ampiamente. In seguitò adottò però un altro approccio, quello che ancora oggi viene utilizzato, e cioè, secondo gli stati d’animo.
In seguito continuò le sue ricerche e aggiunge alla lista dei fiori di Bach quelli che chiamò i Sette Aiutanti in grado di curare altri sette stati emozionali.
- Gorse (ginestrone). per chi si sente molto disperato e bloccato,
- Heather (brugo): per chi non ama stare da solo e si approccia a chiunque pur di parlare
- Oak (quercia): per chi non riesce mai a staccare dal lavoro o che non si arrende mai
- Olive (olivo) per chi si sente esausto mentalmente o fisicamente
- Rock Water (acqua di fonte) chi è rigido e vuole essere sempre di esempio
- Vine (vite) per chi sente il bisogno di dominare gli altri
- Wild Oat (forasacco maggiore) per chi è insicuro e non sa quale sia il suo ruolo nella vita.
Qualche anno dopo, nel 1938 arrivò ad avere 38 rimedi aggiungendo 19 Assistenti:
- Aspen (pioppo tremulo) per chi ha paura di tutte le cose vaghe e indistinte senza un apparente motivo.
- Beech (faccio selvatico) per chi critica gli altri ed è intollerante. Per far vedere più bellezza.
- Cestnut Bud (gemma di ippocastano bianco) per chi fa sempre gli stessi errori.
- Crab Apple (melo selvatico) per chi vuole ripulire la mente e il corpo
- Cherry plum (mirabolano) per chi ha paura di perdere l’autocontrollo o la ragione
- Elm (olmo inglese)per chi si sente schiacciato dalle responsabilità
- Holly (agrifoglio) per chi prova rabbia, odio e invidia o altri sentimenti negativi nei confronti degli altri
- Honeysuckle (caprifoglio comune) per chi ha nostalgia in generale di un amico, una casa, o anche del passato
- Hornebeam (carpino bianco) indicato per chi non riesce a incominciare le giornate con energia o la giusta energia.
- Larch (larice comune) per chi non ha molta stima di sé e ha sempre paura di fallire.
- Mustard (senape selvatica) per chi si sente (momentaneamente) infelice e non ne sa indicare un motivo.
- Pine (pino silvestre) per chi sente dei forti sensi di colpa
- Red Chesnut (ippocastano rosso) per chi prova sempre un sentimento di apprensione per i propri cari.
- Star of Bethlehem (latte di gallina o ornitogalo) per chi è stato vittima di uno shock emotivo.
- Sweet Chestnut (castagno dolce) indicato per chi prova tantissima ansia e guardandosi attorno non vede che distruzione.
- White Chestnut (ipocastano bianco) per chi è alla ricerca di pace mentale e vuole allontanare pensieri indesiderati e costanti.
- Walnut (noce) per chi ha bisogno di una protezione dagli eventi e influenze esterne e deve affrontare momenti di grande cambiamento.
- Wild Rose (rosa canica) indicata per chi è solito abbandonarsi all’apatia e alla rassegnazione.
- Willow (salice giallo) per chi prova sentimenti come il risentimento e l’amarezza.
Da questi fiori vengono estratte le essenze e combinate a seconda delle necessità del paziente, o meglio, del suo stato d’animo, per aiutarlo a superarlo.
In ogni caso, per la preparazione Bach optò per la bollitura e la giornata di sole.
Oggi nessuno prepare da sé i composti. Li si possono trovare pronti all’uso dato che vengono commercializzati.
A cosa servono i fiori di Bach
Quindi, in base a tutto ciò che ho scritto, e documentato, i fiori di Bach vengono utilizzati in omeopatia e floriterapia per far star meglio le persone.
I fiori di bach sono essenzialmente rimedi fitoterapici.
Chi può prescrivere i fiori di Bach?
In genere sono naturopati, ma anche fitoterapeuti, erboristi e omeopati specializzati in floriterapia previo colloquio necessario a stabilire quale sia il problema da curare/alleviare.
Come assumere i fiori di Bach
Vengono assunti in Gocce di Bach con una dose minima giornaliera che sarebbe quattro gocce quattro volte al giorno. In realtà pare che il modo migliore sia prenderle al momento del bisogno, ovvero quando ci si sente in quel determinato modo (la sensazione di cui vogliamo liberarci).
Puoi mettere le gocce sotto la lingua, in una bevanda calda o deglutiti direttamente.
Quanto ci mettono i fiori di Bach a fare effetto?
Dipende dal tipo di sintomo che si vuole trattare. Se è di lieve entità agiscono dopo poche ore o giorni. Se il problema si trascina da molto tempo ci vogliono anche anni.
Cosa succede se prendo troppe gocce di Bach?
Quanto costano i fiori di Bach?
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