La stagione invernale è alle porte, e tra le attività più comuni di della stagione è lo snowboarding, scopri come procurarti caschi snowboard.
Durante il periodo invernale le attività da fare all’esterno cambiano molto, e le più gettonate sono proprio quelle svolte sulle piste innevate. Se anche tu sei interessato al mondo degli sport invernali questa guida per caschi snowboard potrebbe esserti molto utile.
Ma iniziamo dalle basi.
Indice dei Contenuti
Perché il casco?
Ormai non è solo più una pratica comune indossare un casco mentre si va in moto, ma è proprio un obbligo di legge per la proprio stessa incolumità e sicurezza alla guida.
Perché dovrebbe essere diversamente sulle piste da sci e snowboard? Molti studi svolti in giro per il mondo hanno stabilito che indossare un caschetto riduce del 60% la possibilità di subire seri infortuni alla testa.
La percentuale di caschi sulle piste è passata da essere del 20-25% nel 2003 al 70% nel 2013. Sebbene il numero di infortuni non sia variato più di molto, la gravità di questi è calata moltissimo.
Le testimonianze di quanto possa essere utile un casco sono moltissime, basta fare una breve ricerca su internet per rendersene conto. Allo stesso modo, ma in maniera più triste, sono molte le testimonianze di chi per via della mancanza di un casco ha sperimentato ed osservato conseguenze gravi, se non addirittura irreversibili.
Una volta chiarita l’importanza di questi dispositivi di sicurezza sorge spontanea una domanda però.
Quali sono le caratteristiche dei caschi snowboard?
Essendo un dispositivo di protezione individuale utilizzato su una zona sensibile come la testa, i caschi snowboard devono rispettare delle regole, delle normative.
Queste normative cambiano da zona a zona, quindi è fondamentale informarsi a dovere prima di scegliere la meta turistica e le piste da frequentare.
Per esempio in Italia è obbligatorio l’utilizzo del casco nelle piste solo per i ragazzi dai 14 anni in giù. In Svizzera l’utilizzo del casco non è obbligatorio, ed in Austria similmente all’Italia va indossato per i ragazzi dai 15 anni in giù.
Ma effettivamente come deve essere fatto il casco? I caschi possono avere forma e composizione diversa, ma come regola di genere la cosa corretta sarebbe quella di procurarsi un casco con una certificazione di sicurezza. In modo che garantisca un determinato grado di protezione alla vostra testa.
Le certificazioni di interesse comune, per noi che abitiamo in Italia almeno, sono solitamente due. La prima è la certificazione europea EN 1077. Questi sono i caschi che dovrete usare qualora la meta turistica fosse la Svizzera.
Nel paese degli orologi infatti vengono accettati solo caschi con questo tipo di attestato.
Standard di sicurezza
Se però volete uno standard di sicurezza e protezione ancora più elevato l’articolo che fa al caso vostro è un casco con certificazione FIS, sarebbe a dire un casco certificato dalla Federazione Internazionale di Sci.
Come linea di principio un casco sicuro e con un buon grado di protezione è costruito con una tecnologia MIPS, che in parole comprensibili si traduce in “Sistema di protezione da impatto multidirezionale”.
Queste protezioni, costruite con un complesso sistema a strati di vari materiali, riescono ad assorbire l’impatto dato dalla botta evitando anche le ripercussioni sul nostro cervello per una protezione praticamente a 360 gradi.
Una volta in possesso di queste informazioni la scelta estetica è completamente soggettiva e dettata daI gusto personale. Inoltre, una volta che ci si è assicurati di poter scegliere caschi con certificazione la scelta del colore o della fantasia non andrà a comprometterne la sicurezza.
Quando si compra un casco è buona abitudine però osservare anche l’accoppiamento tra casco e occhiali, qualora ne foste già forniti, in modo da evitare brutte sorprese con la taglia ed il modo in cui calza il casco una volta sulla pista dove il danno è ormai già stato fatto.
scritto da Stefano Mainini
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