Imparare ad aiutare il prossimo
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Imparare ad aiutare il prossimo

Imparare ad aiutare il prossimo non è cosa da poco, ma se pensate che possa giovare solo a chi riceve aiuto… beh, non è così! Ecco perché.

Sia che si tratti di tutelare l’ambiente in cui viviamo, che di aiutare chi è meno fortunato, prestare il proprio tempo e la propria “forza lavoro” aiuta anche noi stessi.

Aiutare il prossimo, come?

Dà una prospettiva della vita molto differente, fa capire meglio cosa sia davvero importante e cosa no. Per cosa valga la pena battersi, discutere o tirarsi indietro.

Avete presente quando si discute in famiglia o con gli amici per sciocchezze di nessuna importanza che ci sembrano enormità?

Ecco. Quelle torneranno a sembrarvi niente se avete presente come possono vivere le persone, in quali condizioni e quanto potete fare per loro. Inoltre occuparsi di chi è davvero in difficoltà da un punto di vista materiale (chi è in condizioni di indigenza e che non riesce nemmeno a procurasi cibo e riparo) aiuta a dimenticare i propri guai, le difficoltà, i lutti, i problemi di cuore.

Si possono svolgere servizi di volontariato sia nel nostro paese, e credetemi, ce n’è un enorme bisogno, oppure all’estero, nei paesi poveri.

La Commissione Europea (CE), finanzia questo genere di programmi, della durata da sei mesi ad un anno. Cosa ottenete in cambio? Un “pocket money”, ossia vitto e alloggio per la durata del programma (Servizio di Volontariato Europeo). Bisogna però avere un’età compresa tra i diciotto e i trent’anni.

Insomma è come prendere un anno sabbatico, utilizzandolo per aiutare gli altri. Un’opportunità che offre anche la Caritas, con missioni in Africa.

Se invece ci si vuole limitare ad un tempo più ristretto, come una vacanza, ci sono campi apposta, dedicati alla tutela dell’ambiente, per ragazzi dai quindici anni. Legambiente ne organizza in Italia.

Se avete un figlio “difficile”, che pensa tutto gli sia dovuto, queste opportunità potrebbero essergli utili!

Per avere maggiori informazioni potete rivolgervi alle associazioni ed enti sopra citati che vi daranno tutte le informazioni necessarie.

In ultimo vorrei dire che, per aiutare il prossimo, non occorre andare troppo lontano. Spesso il nostro prossimo è il vicino di casa che beve e finisce per picchiare la moglie, oppure il figlio dell’amica che si droga, o ancora l’amica con il figlio deliquente che non sappiamo come aiutare.

Ci sono tantissime forme di aiuto che spesso potrebbero costarci davvero pochissimo, sia in termini monetari che di tempo. Purtroppo nella società odierna siamo abituati a non fare nulla, a girarci dall’altra parte, a far finta di niente, tanto se ne occuperà qualcun’altro.

Non sempre è così, anzi, molto spesso, con questa scusa non se ne occupa nessuno. Ma se fosse il nostro il figlio drogato? O nostra mamma l’anziana signora che è caduta ai giardini e che nessuno ha soccorso?

Oggi è difficile trovare persone disposte ad aiutare veramente, forse per il modo in cui viviamo: sempre di fretta, sempre disattenti, sempre impegnati a pensare, a preoccuparci.

 

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