Non poter essere mamma
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Non poter essere mamma

Non poter essere mamma alcune donne la vedono come una condanna senza possibilità di appello e capisco benissimo come si possano sentire. Una donna, fin da piccola, guarda al suo futuro pensando ai bambini che un giorno avrà.

Gioca con le bambole, si comporta con loro in modo amorevole e sogna di tenere tra le braccia, un giorno, un bambino vero. Purtroppo ai giorni nostri sono davvero molte le donne che non possono avere figli.

Che sia a causa delle condizioni ambientali o dei veleni che giorno dopo giorno inquinano il nostro corpo (lo dimostrano studi e ricerche) alle donne di oggi è spesso impedito di diventare madre in modo naturale. Rimangono l’adozione e altre pratiche come i figli in provetta.

Quando ci si sposa e si scopre di non poter avere figli è come cadere in baratro profondo e buio da cui non c’è praticamente via di uscita (se non l’adozione o l’affido), a meno non si voglia andare all’estero e provare con la fecondazione in vitro.

Una donna, che non può diventare madre si sente come menomata, defraudata dal destino avverso della possibilità di avere un figlio e spesso la relazione e il rapporto di coppia ne possono risentire. In altri casi, invece, i due partner se ne fanno una ragione e continuano a vivere magari cercando soluzioni alternative.

Le donne di oggi possono ricorrere a nuove strade, ma possono anche non farlo e realizzarsi in modo differente. Non proveranno la gioia della maternità in modo convenzionale, ma potrebbero averla in altro, appunto con fecondazione oppure adozione o affido.

Anche senza figli però una donna è sempre una donna e noi donne abbiamo veramente molto da dare e donare, in tanti modi differenti. Il desiderio di maternità poi può essere forte in noi però rimanere sopito per molto tempo, oppure solo un “contorno” ovvero un completamento dell’amore di coppia, della relazione o del matrimonio.

Purtroppo a volte, quando si decide di avere figli, si scopre di non poterne avere e diventa un dramma. Io ne ho avuti due, con grandissime difficoltà, tanto che dopo il secondo mi hanno detto che non avrei potuto averne altri e io, che avevo sempre pensato di averne solo due e che per me erano abbastanza, mi ritrovai a smaniare per averne un altro, ma mi imposi di non pensarci più.

Quando poi ho trovato il mio nuovo compagno ho pensato di sottopormi ad analisi, gravidanza a rischio morte per potergli dare un figlio. È stato lui, una volta saputo, a decidere per tutti che non voleva rischiare la mia vita per diventare padre.

Un gesto dolcissimo e pieno di amore. Ve lo dico perché spesso non possiamo scegliere, dobbiamo accettare ciò che la vita ci propone, e questo ci fa star male. Ci sentiamo private, però dovremmo anche pensare a ciò che abbiamo, alla fortuna di poter vivere e magari donare amore in altro modo.

Si può fare tutto il possibile, ma poi arriva un momento in cui si deve smettere di accanirsi per non soffrire più, voltare pagina ed essere felici in altro modo, umanamente… magari con l’adozione.

 

 

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