Prima vacanza da soli, a che età e come gestirla
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Prima vacanza da soli

La scuola è quasi finita e molte mamme saranno alle prese con la prima vacanza da soli dei loro figli. Giusto? Sbagliato? E a quale età è meglio affrontarla?

I ragazzi e i bambini di oggi non sono quelli di ieri, ma cosa è cambiato? Fare il punto della situazione forse è utile per vederci più chiaro.

Alcune mamme sono iper protettive e non vogliono che i figli si allontanino, figuriamoci poi mandarli in vacanza da soli. Ma da soli in che senso? Lo vedremo più avanti.

Il Passato

I figli delle generazioni passate forse non andavano in vacanza da soli, ma di certo andavano a lavorare a ben più giovane età. Mia nonna, per esempio, a quindici anni lavorava già in fabbrica a chilometri da casa. Viveva nel dormitorio dell’azienda dove lavorava, tra le montagne del Trentino e non era ancora maggiorenne che lavorava come domestica in una famiglia a Milano.

Parliamo degli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Anche suo fratello andò a lavorare giovanissimo. SI trasferì dapprima in Scozia e poi in Bretagna. A quei tempi ci si allontanava da casa per necessità. I figli crescevano in fretta complici le difficoltà economiche delle famiglie, spesso orfane di padre a causa delle Guerre.

Oggi

I ragazzini non hanno bisogno di andare a lavorare già a quattordici anni, anzi, la legge lo vieta. Per lavorare devi avere almeno sedici anni e sono davvero pochi i ragazzi che iniziano così presto dopo una scuola professionale. In Italia, in realtà, l’obbligo scolastico è fino ai diciotto anni. Poi c’è l’università e non è raro che i giovani inizino a lavorare a 20/24 anni, a volte anche più tardi.

Escludendo il lavoro, che una volta portava i giovani via da casa, ora cosa potrebbe allontanarli anzitempo?

La prima vacanza da soli

Prima vacanza da soli

Esattamente questa! Di solito i genitori non permettono ai figli di andare in vacanza da soli se non sono maggiorenni. L’alternativa è andare in compagnia della famiglia dell’amico, o dell’amica, sempre accompagnati da adulti.

Altra possibilità sono i camping estivi (una volta si chiamavano colonie ed erano molto meno belle di oggi) dove ragazzini ben più giovani e bambini sono affidati alle cure di istruttori e animatori che se ne prendono cura.

In un modo o nell’altro la prima vacanza da soli rappresenta un’esperienza importante attraverso la quale, sia i genitori che i figli possono imparare e crescere.

Le mamme, e i papà, possono imparare ad essere meno iper protettivi, a lasciare più spazio ai figli e questi ultimi hanno la possibilità di imparare a prendersi cura di se stessi e di diventare un po’ più responsabili. Sembra difficile ma non lo è.

Certo è che una vacanza da soli non può che essere un bene per i ragazzi che si responsabilizzano e provano a camminare con le loro gambe. Noi genitori tendiamo a proteggerli fin troppo, a ripararli dal mondo, a risolvere per loro le difficoltà.

La vita là fuori però li metterà fin da subito alla prova. Meglio quindi che abbiano imparato un po’ alla volta ad interagire con gli altri, a cavarsela da soli per poi camminare con le proprie gambe.

Da mamma… non è facile!, ma il compito di un genitore è fare in modo che il proprio figlio cresca e affronti poco a poco la vita.

Per loro, la prima vacanza da soli sarà impegnativa, di sicuro divertente, emozionante, forse anche un po’ spaventosa. Alla fine però li avrà resi più grandi.

E infine, per i più piccoli, la vacanza da soli può essere semplicemente considerata quella vacanza lontano dai genitori, magari al mare in compagnia dei nonni, o della famiglia dei cugini. Anche questo è un modo per dare al bambino la possibilità di esplorare altri “mondi familiari”, e per rendersi conto delle dinamiche dell’esistenza.

vacanza studio

Pensate non possa essere utile? Al contrario lo è molto. Le famiglie degli altri a volte sembrano sempre le migliori. Magari lo sono, magari no. Magari nostro figlio non è libero di comprarsi un cellulare da ottocento euro, ma riceve molte più attenzioni o può andare in vacanza per tre mesi. Chissà! Le abitudini familiari sono così differenti le une dalle altre da essere solo motivo di crescita.

E per quanto riguarda l’età a cui si può andare in vacanza da soli, è quasi banale dire che dipende da tantissimi fattori. uno di questi potrebbe essere davvero l’età, ma poi ci sono il carattere del bambino, o ragazzo, il contesto della vacanza e le persone che lo accompagneranno (nonni? zii? amici? parenti? camping estivo? eccetera).

Ci sono anche le vacanze studio fatte da soli, ma anche gli anni scolastici passati all’estero in famiglia. Ci si avvale, per questi, del supporto di agenzie ed istituti preposti allo scambio culturale.

E tuo figlio? Ha già l’età per la prima vacanza da solo?

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