Contraccezione e controllo delle nascite? Mentre nel mondo ci sono zone della terra sovrappopolate dove i bambini muoiono di fame, in altre le donne fanno fatica ad avere figli. Alcune proprio non ci riescono e non possono diventare madri. Ma per chi ancora ha la fortuna di poterlo diventare cosa arriva?
O cosa si prospetta per il futuro di noi donne? La natura non farà più il suo corso naturale, ma sarà controllata da una pillola che funzionerà wi-fi. Presa una volta ogni sedici anni, renderà possibile diventare mamma oppure no.
La notizia arriva naturalmente dall’America dove prevedono di testarla già dall’anno prossimo nonostante i pericoli non siano pochi.
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Ma come dovrebbe funzionare questa pillola con il remote control?
Il controllo a distanza, o remoto control, viene proposto come una soluzione al prendere la pillola contraccettiva ogni giorno. Così la Gates Foundation sta lavorando su questa pillola che promette il rilascio di un ormone che impedisce e controlla le nascite. Attraverso un sistema wi-fi viene rilasciata la sostanza fino a quando il segnale si interrompe e si può dare il via alla gravidanza.
Sempre che poi si riesca a rimanere incinta e diventare mamma!
Come dicevo i test preclinici dovrebbero iniziare già dal prossimo anno, nel 2015.
Le problematiche
Prima di tutto la FDA, che è l’ente americano per il controllo dei farmaci, ha evidenziato quello che sarebbe un problema di hackeraggio. Cosa significa? Che questi farmaci con il remote control potrebbero subire un attacco hacker! Assurdo, non trovate?
In pratica un hacker potrebbe attaccare il sistema e installare un “virus” nel sistema facendo rimanere incinta tutte quante!!!
No, non è uno scherzo. È la pura verità.
Ma non è una pillola
Anche se si parla di pillola, perchè viene rilasciato un dosaggio di farmaco simile alla pillola, pare invece si tratti di un dispositivo di circa 20mm x 20mm x 7mm che viene impiantato sottopelle nella zona dei glutei, del braccio o dell’addome. Può essere disazionato con la pressione di un bottone.
Questo sarebbe un impianto della durata di sedici anni, controllabile in remoto dai medici, che rilascia una quantità di farmaco giornalmente e per cui il disinserimento non comporta di andare dal dottore. Difatti è sufficiente premere un bottone.
Considerazioni personali
Trovo sia raccapricciante questa idea che ci trasforma in qualche modo in macchine: un microchip per il controllo delle nascite e poi? Dove ci porteranno queste cose? Quando le leggo o ne sento parlare mi viene sempre in mente il film “L’uomo bicentenario” in cui un robot decide di non essere eterno per poter provare tutte le sensazioni che sono caratteristiche dell’essere umano e mentre lui lotto per non essere una macchina noi vogliamo diventarlo.
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